PUBBLICAZIONI

 

ARCHEOLOGIA E STORIA     NARRATIVA STORICA     ARCHEOTURISMO     MEDIA

 

Gli anni 60, 70 e 80 del secolo scorso sono stati anni importanti per la cultura. Sono stati anni di grande proliferare di associazioni archeologiche e culturali che si rifacevano a quella che oggi viene chiamata Archeologia del Paesaggio e che tra le tante cose, prevede la raccolta di superficie degli oggetti antichi.

Le arature profonde per la coltivazione del mais che hanno riportato alla luce innumerevoli testimonianze del passato, hanno moltiplicato in quegli anni, i ricercatori attivi desiderosi di essere utili in questa disciplina. Questo slancio, questo fervore culturale durato pochi e irripetibili decenni, ha dato molti frutti materiali, ma ha causato anche molte delusioni tra la gente.

Ben presto i ricercatori hanno dovuto fare i conti con l’estrema rigidità delle leggi in materia, che nega il loro coinvolgimento, così che, o hanno cambiato centro di interesse, o sono passati alla clandestinità. Tra loro, primeggia ancora oggi un vistoso sentimento di rancore verso le istituzioni, che si sono permesse di sciupare la disponibilità gratuita e incondizionata di tanta gente motivata ed esperta del territorio.

Le associazioni di ricerca archeologica di allora sono scomparse, hanno lasciato il posto alle più forbite e impastoiate organizzazioni di volontariato culturale odierne, dedite principalmente alle gite culturali, alle visite ai musei e alle conferenze con epiloghi conviviali, e dove di vera ricerca archeologica rimane ben poco.

Tante informazioni raccolte in quel glorioso periodo sono rimaste nell’ombra ed è un vero peccato che vadano dimenticate. La storia va costruita mettendo insieme tutte le tessere del grande mosaico delle conoscenze. Chi custodisce qualcosa, ha la responsabilità di tramandare ciò che sa o ciò che ha, senza disperdere nulla.

Antiqva.org, nel suo piccolo, sta lavorando per questo scopo: Recuperare le cose dimenticate percorrendo una strada diversa, scevra delle contraddizioni e delle rigidità istituzionali.

Ha deciso di promuovere e divulgare le notizie di rinvenimenti sconosciuti, supportate da immagini e da dati certi, perché ritiene che le informazioni siano molto più importanti e costruttive degli oggetti stessi.

Le testimonianze materiali possono rimanere dove sono, tanto, raramente potrebbero avere un futuro migliore di quello che hanno già; le immagini e i dati invece no, devono essere fatti emergere, circolare, e devono poter essere utilizzati da tutti.

Per questo Antiqva.org ha scelto di pubblicare da una piattaforma internazionale così da non dover sottostare a limitazioni, imposizioni e obblighi di alcun genere; diffondendo dall’estero, garantisce la massima riservatezza e la certezza di una comunicazione essenziale, corretta e coerente.