GLOSSARIO
E NOMENCLATURA DELLE MONETE ROMANE Numismatica
è
la scienza, che ha per oggetto lo studio delle monete sotto l'aspetto
storico, artistico, iconografico ed economico. Moneta
(nummo
o numisma) è un pezzo di metallo d'oro, d'argento, di rame o di bronzo,
fuso o coniato, in forma generalmente di un disco" il quale porta
un'impronta, che gli conferisce carattere legale per le contrattazioni
pubbliche e private. Lati
o
facce di
una moneta sono le due superfici opposte, offrenti le impronte e le
leggende. Dritto
è
il lato principale, quello che generalmente porta la testa di una Divinità
o del Principe, o qualunque altro segno dell'autorità, da cui la moneta
emana, Rovescio
è
il lato opposto al dritto, il meno importante, quello che di solito porta
una rappresentazione storica, mitologica o simile. Campo
si
intende lo spazio libero sulle due facce di una moneta, ossia l'area non
occupata dalla testa, dei tipi o dalle leggende. Esergo
è
il segmento inferiore di una faccia, generalmente del rovescio, per lo più
separato da una linea orizzontale. Contorno
è
l'orlo della moneta. Tondino
o
Tondello è
il disco di metallo, preparato per la coniazione di una moneta. Tipo
è
la figura o l'oggetto rappresentato su una moneta, e s'intende
generalmente sul rovescio. Leggenda
è
l'epigrafe, cioè l'iscrizione sia del dritto che del rovescio. Anepigrafa
si dice una moneta che non abbia leggenda. Impronta
è l'insieme dei tipo e della leggenda ossia tutto ciò che o
stampato su una moneta. La medesima parola serve anche a significare la
riproduzione, ossia il calco di una moneta in carta, in cera, in gesso. Sigla
è un segno abbreviativo, consistente generalmente in due lettere
prese al principio e nel mezzo di una parola. È specialmente impiegata a
indicare le zecche sulle monete del basso Impero, come RV per Ravenna, MI
per Milano (Mediolanum). Monogramma
è
un raggruppamento di tutte o delle principali lettere componenti
un nome, in un solo disegno o in una sola cifra. Se ne hanno molti esempi
sulle monete bizantine e in quelle coniate dai Goti in Italia. Modulo
significa la dimensione, o meglio il diametro di una moneta.
Anticamente il modulo si indicava riferendosi alla così detta Scala di
Mionnet, il quale ideò 19 cerchietti di diverse misure. Ma assai meglio e
più esattamente ora si usa esprimerlo indicando il diametro in
millimetri. Conservazione di una moneta è il suo stato attuale. Cosi si dice ruspa o a fior di conio una moneta che si trova ancora nello stato in cui uscì dalla zecca; bella, chiara o di prima conservazione se, quantunque sia stata in corso, si presenti ancora in buonissimo stato; poi di seconda conservazione, di terza, di mano in mano che la moneta si trova deteriorata dall'uso, e infine la si dice logora o frusta quando l'impronta, è quasi del tutto scomparsa, e ne rimane poco più che il metallo. Destra
o
sinistra s'intende che l'effigie o la
figura rappresentata su di una moneta è rivolta a destra o a sinistra di
chi osserva la moneta. Patina
è il prodotto dell'ossidazione sulle monete di bronzo. Secondo
la materia in cui sono rimaste le monete per alcuni secoli, varia il
genere di ossidazione ricevuta alla loro superficie. Alcune presentano un
bel verde malachite, altre un color celeste, rosso, bruno o nero. Una
bella patina aggiunge molto pregio ai bronzi, e, se è naturale (perché
si fanno anche patine artificiali), è indizio sicuro di autenticità, Titolo
è
il grado di finezza a cui il metallo è impiegato per una data
moneta. Valore
legale o nominale
è il valore determinato dalla legge, in rapporto con
l'unità monetaria, ossia il valore che viene dato dalla legge ad una data
quantità di metallo monetato, Valore
metallico
è il prezzo reale e variabile del metallo, di cui
una moneta è formata; non tenuto conto del prezzo di fabbricazione, che
entra invece a costituire il valore legale. Unità
monetaria
è la moneta che serve di base al sistema monetario
d'un paese, e che ha i suoi multipli e sottomultipli. Prima unità
monetaria pei Romani fu l'Asse, poi, con l'introduzione dell'argento, il
Sesterzio, e in seguito il Denaro. Monete
di Bronzo: a)Asse
(aes) unità di misura b)Semis
metà dell'asse c)Triens
terzo dell'asse d)Quadrans
quarto dell'asse e)Sextans
sesto dell'asse f)Uncia
dodicesima parte dell'asse g)Sestertius
due assi e mezzo, poi quattro assi h)Dupondius
due assi i)Tripondius
tre assi k)Quadrussis
quattro assi l)Quincussis
cinque assi m)Decussis
dieci assi n)Follis o)Centellionalis Monete
d'argento: a)Sestertius
unità monetaria b)Quinarius
due sesterzi c)Denarius
quattro sesterzid)Victoriatus moneta speciale e)Siliqua
moneta del basso impero f)Miliarense
moneta del basso impero g)Antoninianus
doppio denario (epoca di Caracalla) Monete
d'oro: a)Denarius
aureus unità monetaria b)Quinarius
mezzo denaro c)Solidus
denaro al tempo di Costantino d)Semis
mezzo denaro e)Triens
terzo di denaro Monete
consolari o
delle
famiglie sono
cosi chiamate impropriamente le monete della Repubblica romana. Monete
bizantine
sono tutte quelle dell'Impero d'Oriente. Monete
imperatorie
quelle coniate per autorità diretta dell'Imperatore. Monete
senatorie
quelle coniate per autorità del Senato sempre
contraddistinte dalla, sigla S. C.. Monete
coloniali
sono quelle battute nelle colonie, e formano una
serie separata dalle romane propriamente dette. Sono per lo più di bronzo
e scritte in latino. Monete imperiali greche quelle battute nelle provincie greche sottomesse al dominio romano, e portanti l'effigie imperiale. Per la massima parte sono di bronzo ed hanno leggenda greca. Più propriamente dovrebbero chiamarsi monete urbiche. Monete
alessandrine
nono dette le monete imperiali battute in Egitto.
Alcune sono di basso argento (potin); ma la massima parte è in bronzo.
Hanno leggenda greca e presentano un tipo di fabbricazione speciale. Monete
barbare
sono le rozze imitazioni delle monete imperiali,
fabbricate presso i popoli barbari. Se ne hanno in tutti i metalli. Monete
lenticolari
sono quelle fatte a forma di lente, ossia di uno
spessore maggiore nel centro e declinante verso la periferia, come le
prime emissioni dell'asse. Monete
globulari
alcune monete d'oro a grande spessore e piccolo
diametro, dell'epoca bizantina (sec, VI-XI). Monete
concave scifate o
scodellate sono
monete bizantine d'oro, d'argento e di bronzo, cui la coniatura, eseguita
con un conio convesso per il diritto e uno concavo per il rovescio, ha
impresso una forma che può assomigliarsi a quella di una scodella.
Incominciano verso la metà del secolo undecimo, e durano fino alla fine
dell'Impero bizantino. Monete
contromarcate sono
quelle, generalmente in bronzo e raramente in argento, che portano un
segno, o Monete
contrassegnate
sono parecchi denari della Repubblica su cui sono
impressi, a guisa di piccole contromarche, alcuni segni di diverse forme,
che per la loro varietà sembrano doversi ritenere impressi da privati,
quali garanzia della bontà del metallo. Monete
postume sono
quelle che furono coniate dopo la morte dell'imperatore, di cui portano
l'effige e il nome. Così Monete
di consacrazione
sono quelle coniate in memoria dell'apoteosi di un
Augusto, di un'Augusta o di un Cesare, ossia della cerimonia, che si
celebrava per il loro passaggio fra le divinità dell'Olimpo. Ve ne sono
nei tre metalli; incominciano al tempo di Adriano, e terminano con
Costantino Magno. Monete
restituite o
di restituzione si
dicono quelle riconiate in tempo posteriore alla loro emissione
originaria, e sulle quali l'imperatore che le fece riconiare, ai vecchi
tipi, più o meno fedelmente riprodotti, aggiunse il proprio nome seguito
dalla parola RESTITVIT (o più comunemente REST). Ve ne sono nei tre
metalli, ma breve è il periodo della loro durata. Monete
legionarie
sono quelle coniate in onore e in memoria delle
legioni. Incominciano con M. Antonio e finiscono con Carausio. Ve ne sono
in oro e in argento. Monete
di ripetizione
sono alcuni denari della Repubblica (Appuleja) in cui
le due facce riproducono il medesimo tipo, la testa con Roma o la quadriga
di Giove, o medi bronzi imperiali in cui le due facce riproducono la
medesima testa talora con conio in tutto simile, talora con varianti nella
leggenda o nell'atteggiamento. Monete
votive
quelle che ricordano i voti. Monete
suberate o
foderate si
dicono quelle che hanno un'anima di metallo vile (rame, bronzo o ferro),
ricoperta di una lastrina d'argento, e raramente d'oro. Monete
dentellate
sono quei denari d'argento che invece di un orlo
regolare, hanno un orlo dentellato, ossia a denti, a guisa di una sega.
Non esistono che nella serie repubblicana. Monete
imbiancate, argentate o stagnate
sono monete imperiali di bronzo
dell'epoca della decadenza, che simulano l'argento, mentre erano di rame,
o bronzo imbiancato con argento o stagno. Monete
incuse
sono quelle che portano ai due lati la medesima
impronta, convessa da un lato e concava dall'altro. Ma nella serie romana
non esistono tali monete fatte apposta, come, per esempio, nella serie
greca. Quelle che vi si trovano (frequenti nella serie repubblicana,
rarissime nell'imperiale), sono sempre il frutto di un errore accidentale.
Esse debbono la loro origine all'essere stato collocato fra i coni il
tondino, senza aver prima levata la moneta precedentemente coniata, di
modo che il colpo di martello, scendendo, imprimeva sul secondo tondino al
di sopra, la testa in rilievo, prodotta dal conio superiore, al di sotto
la medesima testa in incavo prodotta dalla moneta già coniata, e
dimenticata sul conio inferiore. Sono abbondanti nell'argento, rare nel
bronzo; non se ne conoscono in oro. Monete
riconiate
sono quelle che hanno subito una doppia coniazione in
epoche differenti. Si incontrano specialmente sotto li regno effimero di
alcuni tiranni, i quali, per l'urgenza del tempo e per la mancanza, sia di
metallo che di proprie officine, apprestati i coni con la propria effigie,
li stamparono sulle monete in corso, di modo che non è raro il caso che,
sotto al nuovo conio, siano ancora visibili le tracce del conio primitivo.
Esempio i denari di Regaliano e Druantilla, e molti bronzi di Postuma, Monete
ibride. Sono dette ibride quelle monete che hanno un dritto
non corrispondente al rovescio, essendo il prodotto di due coni
appartenenti a due monete diverse. Monete
genuine o
alieutiche s'intendono
quelle che si riconoscono fuse, o coniate ufficialmente all'epoca della
loro emissione. Monete
false. Ve ne sono di due specie, le monete false antiche, ossia quelle
prodotte anticamente dalla frode privata, per essere spese come moneta
corrente, e queste hanno sempre un valore storico e numismatico, e le
monete false moderne, ossia prodotte ad imitazione delle antiche per
frodare i collezionisti. Queste vengono fabbricate in molti modi e, se ve
ne sono alcune facilmente riconoscibili, ve ne sono altre fatte con tanta
arte, che occorre un occhio ben esercitato per distinguerle dallo genuine. Monete
falsificate
sono quelle monete originariamente genuine, a cui
l'opera di un falsario ha prodotto tale alterazione da presentarle
differenti da quelle che erano in origine. Medaglione
è parola usata impropriamente nella numismatica romana. Quale
accrescitivo di medaglia, dovrebbe significare quel pezzo di metallo fuso
o coniato, con impronta al dritto e al rovescio il quale, per quanto
simile alla moneta, salvo le dimensioni naturalmente maggiori, è privo
del carattere legale, e non atto quindi alle contrattazioni. Ora, medaglie
nel vero senso della parola non esistono nella numismatica romana, se non
vogliamo forse fare un'eccezione per i contorniati; ma nell'uso comune si
da impropriamente il nome di medaglione a quella, moneta che eccede le
dimensioni comuni. Più propriamente dovrebbero dirsi multipli. Ve ne sono
nei tre metalli. Medaglione
cerchiato, falerato o
clipeato si
dice quello che è munito di un cerchio ornamentale, che gli serve di
cornice, dandogli un'apparenza di fàlera o di scudo. Bronzi
unilaterali. Sono alcuni bronzi, delle dimensioni del medaglione
e raramente del Gr. Bronzo, che portano la sola impronta di una testa da
un Iato, avendo l'altro generalmente convessa ma senza, alcun tipo.
Probabilmente erano i modelli delle teste imperiali che l'officina di Roma
apprestava per le officine dell'Impero. Esagio (exagium solidi). Pezzo di bronzo di forma quadrangolare o rotonda, in uso nei bassi tempi dell'Impero, e destinato ad essere il peso-tipo del solidus romano. Portava sovente il ritratto, o i ritratti imperiali dell'epoca, e talvolta l'iscrizione exagium solidi. Tessera
è un sostituto provvisorio della moneta, ossia un segno
rappresentativo di valore. Ve ne sono di bronzo e di piombo, e di tutte le
epoche. Contorniato
è una specie di tessera, o medaglia, del diametro dai 25 ai 40
millimetri, per lo più fusa, raramente coniata, e talora anche incisa a
mano, che ha dei caratteri che la distinguono dalla vera moneta. Prove
di conio. Sono alcuni rarissimi bronzi, che essendo coniati
da un lato solo, mentre l'altro non offre alcuna traccia di lavorazione,
si ritengono prove fatte dall'incisore per rendersi conto del proprio
lavoro; se ne conoscono pochissime, Parole
speciali. Vi sono delle voci tecniche nella numismatica e
delle voci archeologiche, alcune delle quali si adoperano in greco o in
latino, altre più o meno italianizzate; ma che hanno un significato
speciale, e occorrono frequentemente nella descrizione delle monete, o nel
discorso generale relativo alla numismatica. Di alcune di queste è stata
data la spiegazione nella nomenclatura che precede; ma delle molte altre,
cui non è accaduto di accennare, ritengo opportuno dare il seguente
elenco per ordine alfabetico: Accensus
- Annunciatore, araldo. Accollati
- Due busti sovrapposti l'uno all'altro in modo che si vedano i
profili rivolti dalla medesima parte. Accostati
- Come accollati. Acerra
- Cassetta per l'incenso dei sacrifici. Affrontati - Si dicono due busti collocati l'uno di fronte all'altro. Agonale, agonistico - Da agone, gara o lotta antica. Arcaico - Antico, primitivo. Astràgalo
-
Tallone. Apex
- Berretto sacerdotale terminato in punta. Aquila
legionaria
- Insegna delle legioni. Berretto
frigio
- Emblema di libertà. Bifronte
- A due teste, come si rappresenta Giano. Biglione
- Dal francese Billon, bassa lega d'argento. Bipenne
- Scure. Bucranio
- Teschio di bue. Caduceo
- Attributo di Mercurio, verga intorno alla quale sono
attorcigliati due serpenti. Carpento
- Carro funebre tirato da due mule e destinato alle Auguste. Cistòforo
- Moneta d'argento propria dell'Asia Minore, che continua anche
dopo la conquista romana, e che si conosce volgarmente sotto il nome di
Medaglione d'argento di conio asiatico. Le rappresentazioni figurate su
tali monete avevano da principio rapporto al culto di Bacco, fra cui
specialmente si vede la cesta mistica (cista) coi due serpenti, da cui
presero il nome. Clessidra
- Orologio a polvere. Clipeo
- Scudo, arma di difesa. Congiario
-
Distribuzione di denaro o di viveri al popolo (Congiarium,
Liberalitas, Largitio). Chimera
- Pantera alata. Cornucopia
- Corno dell'abbondanza, a guisa di vaso ripieno di frutti e
talora di monete. Corno della capra Amaltea. Cornùpete
- Dicesi del toro che assalta con le corna abbassate. Corona
- È l'ornamento che fregia la testa degli imperatori o delle
divinità rappresentate sulle monete, ed è di diverse specie; corona
d'alloro (di foglie d'alloro); corona radiata (con raggi o punte); corona
civica (di foglie di quercia); corona rostrale o rostrata (ornata di
rostri), detta anche " classica " o "navale "; corona
murale o turrita (ornata da un fregio rappresentante mura e torri); corona
d'edera, di mirto, di giunchi o di rose. Crestato - Si dice dell'elmo terminato a foggia di cresta. Cùbito
- Antica misura di lunghezza. Curùle
- Sedia dei consoli. Decussati
o incrociati
- A forma di X (dieci). Diadema
- Serto d'oro, per lo più cosparso di gemine, che orna sovente
il capo delle Auguste, e sostituisce la corona sul capo degli imperatori
nei bassi tempi. Dioscuri
- Castore e Polluce. Edile
- Magistrato romano. Ègida
- In origine una pelle di capra, poi pezzo di armatura che
difende il petto, ornata generalmente dalla testa della Gorgone, Elettro
- Metallo risultante da un allega d'oro e d'argento. Epistilio
- Architrave. Erma
- Busto collocato generalmente su piedistallo quadrangolare. Esastilo
- A sei colonne. Fàlera
- Borchia o medaglia quale decorazione o quale ornamento delle
bardature di cavallo. Farètra
- Turcasso, custodia delle frecce. Fasci
consolari
- Fascio di verghe, simbolo dell'autorità consolare. Flàmine
- Sacerdote. Galea
- Elmo Galeato
- Con elmo. Galèra
- Nave a remi e
vela. Gradiente
- In atto di camminare. Guaina
- Fodero. Hortator
- il capo che sulla nave dava la voce ai rematori. Infula
- Benda sacerdotale. Insegna
- Asta militare portante i Signa. Ippocampo
- Cavallo marino. Làbaro
- Stendardo militare col monogramma di Cristo (da Costantino) Laureato
- Ornato della corona d'alloro. Laurodiademato
- Ornato di un diadema intercalato di pietre preziose e di foglie
d'alloro. Lemnisco
- Fascia o nastro avvolto a una corona. Lemniscato
- Ornato di lemnisco. Legionario
- Milite appartenente alla legione. Lenta
- Dicesi una biga o una quadriga, i cui cavalli camminano al
passo. Lattisternio
- Letto sacro. Littori
- Quelli che precedevano i Consoli, portando i fasci e le scuri. Lituo - Distintivo degli auguri: specie di verga. Lorica - Corazza. Loricato
- Munito di corazza. Ludi
- Giochi. Lusorio
- Che si riferisce ai giochi. Macellum
- Mercato di viveri o sala da banchetti. Mappa
- Tovagliolo o fazzoletto. Meta
- Gruppo di tre colonne coniche segnanti il termine della corsa. Meta
sudans
- Fontana di forma conica vicino all'anfiteatro
Flavio. Modio
- Misura o vaso da grano. Nicèforo
- Che porta una Vittoria (statuetta). Nimbo
- Aurèola. Nimbato
- Munito di nimbo. Obrusion
o
obriza (greco) - Oro purissimo. Oricalco
- Bronzo giallo, ottone. Palladio
-
Statuetta di Minerva. Pallio
- Gran mantello. Paludato
- Che porta il paludamento. Paludamento
- Manto imperiale militare. Parazonio
- Spada corta entro guaina. Parma
(greco) - Targa, piccolo scudo. Pàtera
- Piatto con piede e anse, o scodella piatta per i sacrifici, Pegaso
- Cavallo alato. Pedum
- Bastone da pastore. Pelta
- Targa o piccolo scudo di pelle (proprio delle Amazzoni). Peristilio
- Porticato intorno ad un cortile. Petaso
- Cappello comune di feltro a larga tesa. Pètaso alato è quello
di Mercurio, Pileo
- Berretto a forma conica, portato dai
Dioscuri. Plettro
- Strumento per toccare le corde della lira. Pòcolo
- Vaso da bere, bicchiere. Posulatum
o
postulatum - Argento puro. Potin
(francese) - Bassa lega d'argento. Prefericolo
- Vaso pei sacrifici. Pretesta
(praetexta) - Toga con lembo purpureo, portata dai giovani
nobili, dai magistrati e dai sacerdoti. Pretorio
- La tenda del comandante d'un esercito, detto perciò Prefetto
del Pretorio. Pulvinare
- Letto di cerimonia. Radiato
- Con raggi, o più frequentemente con corona radiata. Rostro
- Sprone di nave. Rostrato
- Munito di rostri (colonna, corona rostrata, ecc.) Secèspita
- Coltello per sacrificio. Sedia
curale
(sella
curulis) - Sedia degli alti magistrati,
distintivo degli edili, dei consoli, ecc. Signa
- Medaglioni con l'effigie imperiale, che si appendevano alle
insegne militari. Signifero
- Milite porta-insegna. Simpulo
o Simpuvio
- Specie dì piccolo vaso munito di manico per i
sacrifici. Sistro
- Specie dì timpano o sonagliera, propria dell'Egitto e dei
sacerdoti addetti al culto d'Isìde. Spina
- Muricciolo longitudinale che nel circo determinava la lunghezza
della corsa e la regolare. Stadio
- Arena per la corsa a piedi. Stante
- In piedi. Stilo
- Strumento di metallo o d'osso che serviva a scrivere sulle
tavolette di cera. Stola
- Veste di donna. Strigile
- Striglia. Sulsellium
- Sedile dei magistrati plebei (contrapposto alla sedia curule). Suggesto
- Luogo elevato, palco. Tabula
lusoria
- Tavolino da gioco. Teda
- Ramo resinoso, face. Tenia
(greco) - Benda o nastro che talvolta sostituisce la corona
imperiale, Tensa
- Carro di gala per il trasporto solenne delle immagini degli dei
ai giochi circensi. Tessera
- Tavoletta di legno per ricevere le largizioni. Tetrastilo
- A quattro colonne. Tibia
- Specie di clarinetto. Tibia
bifora
- Doppia tibia, ossia due tibie appaiate. Toga
- Vestimento principale e caratteriniico dei romani. Toga pieta o palmata - Toga ornata da ricami portata dal console per il trionfo o dal pretore ai giochi circensi. Toga
praetexta - Toga ornata di una lista di
porpora, portata dai fanciulli o dai grandi personaggi. Toga
pura o virilis
- La toga comune di lana bianca. Togato
- In toga. Torque
- Collana usata dai capi Galli (da cui il nome di Torquato). Tripode
- Altare in bronzo per i sacrifici, sostenuto da tre gambe, Triquètra
o
Trinacria - Simbolo della Sicilia a tre
gambe o tre punte. Trirème
- Nave a tre ordini di remi. Tunica
- Sottoveste o camicia. Turrito
- Con corona ornata di torri, Veloce
- Dicesi della biga, o quadriga, quando i cavalli sono lanciati a
corsa. Venàbolo
- Giavellotto da caccia. Venatrice
- Donna in abito e atteggiamento di caccia (sì dice generalmente
di Diana). Vessillo
- Pezzo di panno rettangolare infisso in un telaio e portato da
un'asta. Vessillifero
- Milite che porta il vessillo. Vittimario
- L'incaricato di abbattere la vittima nei sacrifici. Volumen - Rotolo manoscritto. Abbreviazioni. ABBREVIAZIONI
ITALIANE A,
AV
(aurum) o O Oro. AR
Argento. AE
(aes) o Br. Bronzo. EL
Elettro. P
Piombo. GB
Gran Bronzo
(Sesterzio). MB
Medio Bronzo (Dupondio
o Asse). PB
Piccolo Bronzo
(suddivisioni dell'Asse). Med. Medaglione. D Dritto. R
Rovescio. a
d.
a destra. a
s.
a sinistra. F.D.C.
Fior Di Conio. C1
Buona
conservazione. C2
Conservazione
mediocre. C3
Cattiva
conservazione. C
Comune. R
Raro. RR
Rarissimo. RRR
Estremamente raro. R1
R2 R3
Gradi ascendenti di rarità. U
Unico. Es.
Esemplare. c.s.
come sopra. ABBREVIAZIONI
FRANCESI (Si
omettono quelle identiche alle italiane) Av.
(Avers) = dritto. Rev.
(Revers) = rovescio. à
d.
(a droite) = a
destra. à
g.
(a gauche) = a
sinistra. Fl.d.C.
(Fleur de coin) =
fior di conio. TB
(Très Belle) =
buonissima conservazione. B
(Belle) = buona
conservazione. fr.
(fruste) = cattiva
conservazione. tr.
(trouée) = moneta
forata. four.
(fourrèe) = moneta
foderata. p.
(pièce) =
esemplare. pl
(plomb) = piombo.
ABBREVIAZIONI
INGLESI AE1
Gran bronzo. AE2
Medio bronzo. AE3
Piccolo bronzo. Obv.
(Obverse) = dritto. R.
o Rev. (Revers) = rovescio. to
r. (to right) = a destra. to
l.
(to left) = a sinistra. w.
(weight) = peso. F.D.C.
(Fleur de Coin) =
fior dì conio. V.
F.
(Vcry Fine) =
buonissima conservazione. F.
(Fine) = buona
conservazione. M.
(Mediocre) =
conservazione passibile. P.
( (Pour) = cattiva
conservazione. S.
(Scarse) = comune. R
(Rare) = raro. RR
molto raro. RRR
rarissimo. ABBREVIAZIONI
TEDESCHE AE1
Gran bronzo. AE2
Medio bronzo. AE3
Piccolo bronzo. Hs.
(Hauptseite) =
dritto. Rs.
(Rückseite) =
rovescio. r.
(rechts) = destra. l.
(links) = sinistra. n.
r.
(nach rcchts) = a
destra. n.
i.
(nach links) = a
sinistra. Stgl
(Stempelglanz) =
fior di conio. vorz.
erh.
(vorzüglich
erhalten) = di primissima conservazione. s.g.c.
(ser gut erhaltcn)
= benissimo conservato. g.c.
(gut erhalten) -=
ben conservato. z.g.c.
(ziemlich gut
erhalt) = discreta conservazione. schl.erh.
(schlecht erhalten) = mal conservato. c.sch.
(sehr schön) =
bellissimo. sch.
(schön) = bello. gel.
(gelocht) = forato. geh.
(gehenkelt) = con
appiccagnolo. Mzz.
(Münzzeichen) =
segno di zecca. St.
(Stuck) =
esemplare. desgl.dgl.
(desgleichen) =
come sopra. BIBLIOGRAFIA La
nomenclatura, per la sua completezza, semplicità e attualità è stata
tratta dal Manuale delle Monete Romane di Francesco Gnecchi (anno 1896). |